Ceramica ateniese a figure intere

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Il Museo Archeologico Regionale “P. Orsi” di Siracusa, intitolato al grande archeologo di Rovereto, inaugura una nuova collana sulle proprie collezioni con questo repertorio di vasi in ceramica ateniese a figure nere: una ventina tra anfore, crateri, calici, coppe. Tutti i materiali provengono dalle necropoli e dai quartieri della città arcaica e coprono il periodo tra il 575 e il 510 a.C.
Il libro analizza le testimonianze ateniesi a Siracusa, le tendenze commerciali e politiche della città nei confronti di Atene in età arcaica, i temi iconografici rappresentati nei vasi e l’attribuzione agli artisti. Con una velocità irripetibile rispetto alle evoluzioni tecniche ed espressive di altre civiltà del mondo antico, in pochissimo tempo i greci raggiungono infatti una perfezione formale rimasta modello artistico per millenni: una spinta straordinaria a quella che viene chiamata arte classica.
Grazie alla particolare tenuta della terracotta, al fatto che i vasi costituiscono una sorta di enorme documentario fotografico e alla loro grande diffusione (a partire dal VI secolo a.C. tutto il mondo antico occidentale comincia a ricercare, comprare e usare i vasi ateniesi e per questo ogni museo ha nella propria collezione d’arte antica almeno uno di questi oggetti) è possibile guardare alla vita dei greci siracusani nel VI secolo a.C., un secolo di grandi trasformazioni di cui per altro poco si conosce cosa successe a Siracusa. Paradossalmente la vita di un popolo ci parla attraverso le proprie necropoli e dalle necropoli siracusane arrivano informazioni fondamentali sulle preferenze individuali e familiari, e quindi della città.

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