Verso Oriente e ritorno. L’arte orientalista e gli scambi di modelli decorativi nel bacino del Mediterraneo
30,00€
Nell’ambito del progetto Il Mare tra le Genti. Rotte di cultura, arte e ceramica tra Islam e Toscana, promosso dal Comune di Montelupo Fiorentino e dalla Fondazione Museo Montelupo con il contributo della Regione Toscana, viene realizzata la mostra Verso Oriente e ritorno. La pittura orientalista e gli scambi di modelli decorativi nel bacino del Mediterraneo, curata da Marilena Pasquali con la collaborazione di un prestigioso Comitato scientifico di cui fanno parte Fausto Berti, Jale Erzen, Giovanni Godi, Pietro Lenzini, Raffaele Milani, Maricetta Parlatore, Eugenio Riccòmini.
La rassegna, tesa ad evidenziare lo stretto rapporto di interscambio di cultura e immagini che unisce oggi come in passato i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, quelli della sponda europea e quelli della sponda islamica, presenterà circa cinquanta opere di pittura, scultura e grafica dei protagonisti dell’Orientalismo italiano, in un arco di tempo che va dalla metà dell’Ottocento ai primi vent’anni del Novecento, privilegiando quelle opere in cui meglio si manifesti il contributo che in quei cinquanta-sessant’anni che hanno cambiato il mondo la cultura islamica ha portato a quella italiana sul piano delle suggestioni di immagine, degli spunti creativi, dei modelli decorativi.
Interni sontuosi, particolari d’arredo, rivestimenti preziosi affollano infatti i dipinti degli Orientalisti, anzi spesso ne rappresentano il tratto distintivo. E non di rado la ceramica – raffinati oggetti d’uso, riggiole, pezzi unici – vi si trova rappresentata con lo scrupolo di una testimonianza oggettiva o il fascino di un’eco lontana.
La pittura orientalista – “genere” di gran moda in tutta Europa ed anche in Italia per più di un secolo – diverrà in tal modo il terreno d’indagine prescelto per analizzare nel confronto diretto tra opere originali e pezzi ceramici (soprattutto, ma anche illustrazioni, fotografie, cartelloni pubblicitari, riviste e volumi, architetture ed arredi di interni) gli scambi di linguaggio, i motivi ornamentali e i prestiti d’immagine tra arte e stile di vita europei, da un lato, e mondo arabo, dall’altro.
Un ampio apparato documentario e multimediale avrà in mostra il compito di far meglio risaltare le opere, suggerendo riferimenti e confronti anche con dipinti di maestri europei non presenti in mostra, contestualizzando ogni pezzo nella cornice del suo tempo e proponendo elementi visivi utili per meglio comprendere la rete di scambi fittissimi che fino alla caduta dell’Impero Ottomano ha legato l’Italia a quei sterminati territori, dalla capitale sontuosa e decadente, Istanbul, alle regioni del Nord Africa.
Per collegare al presente quegli anni, forse soltanto in apparenza così lontani da noi, uno spazio specifico verrà riservato ad alcuni artisti italiani contemporanei che in anni recenti hanno intrapreso il loro personale “viaggio in Oriente”, riportando nelle loro opere echi e profumi di questo “altrove” divenuto paesaggio interiore.
Esaurito