Rosso Fiorentino

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Giovanni Battista di Iacopo di Rossi detto Rosso Fiorentino (Firenze 1494 – Parigi 1540) è considerato uno dei massimi interpreti del manierismo italiano. Sin dalle prime, importantissime opere che gli vennero commissionate, quali l’Assunta nel chiostro della Santissima Annunziata e la grande pala con la Vergine e santi per la chiesa di Ognissanti a Firenze, risulta evidente il suo spirito ribelle alle costrizioni di un classicismo ormai in crisi.
Spirito aggressivo e iconoclasta, Rosso Fiorentino diede nelle opere successive un contributo fondamentale alla corrente più ricca e inquietante della maniera, proponendo composizioni tormentate, convulse e animate da un espressionismo tale da rasentare la caricatura.
Tra il 1523 e il 1527 fu a Roma, dove venne a contatto con le opere di Raffaello e di Michelangelo. Operò quindi a Sansepolcro, a Venezia e infine in Francia, dove venne chiamato da Francesco I e nominato pittore ufficiale di corte. Tra il 1532 e il 1535 decorò, assieme a Primaticcio, il Padiglione di Pomona e nel 1534 iniziò la decorazione della Galleria del Re nel Castello di Fontainebleau, opera che resta la più grande dell’artista e alla quale si rifaranno i maestri del manierismo internazionale.
Antonio Natali restituisce, in questa monografia dal ricco apparato iconografico, un profilo completo della personalità e dell’attività di Rosso Fiorentino. Il volume è completato da apparati bio-biliografici.