Pregio e bellezza. Cammei e intagli dei Medici
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Tra i molti tesori custoditi presso il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti si distingue la raccolta di cammei e intagli appartenuta ai Medici, frutto di raffinate scelte collezionistiche compiute da alcuni dei più importanti esponenti della prestigiosa famiglia. Tale insieme, eccezionale per numero e qualità degli esemplari, costituisce in realtà solo un settore dell’originaria collezione dei signori di Firenze, confluita in parte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e al Museo Archeologico Nazionale di Firenze in seguito a complesse vicende storiche e dinastiche.
Questo volume ha l’intento di far conoscere al grande pubblico un collezionismo particolare e specialistico come quello della glittica, ricomponendo per la prima volta la raccolta medicea e illustrandone la complessa storia, dalle sue origini fino al XVIII secolo, attraverso una scelta di opere di sicuro impatto visivo.
Il fascino di pezzi come Diomede e il Palladio o quello in corniola con Apollo, Olimpo e Marsia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli conquistarono un’ampia schiera di estimatori, composta da scultori, pittori e orafi che nelle gemme di Lorenzo trovarono importanti spunti creativi.
Quest’ultimo aspetto sarà documentato in catalogo da un’ampia varietà tipologica di opere, con codici miniati, medaglie, disegni, dipinti e sculture atti a dimostrare la grande fortuna dei cammei e degli intagli medicei presso gli artisti italiani – e non solo – della seconda metà del Quattrocento e del primo Cinquecento.
Ciò si può riscontrare in alcuni studi di maestri quali Leonardo e Michelangelo, che nelle gemme medicee non trovarono solo un eterogeneo repertorio di forme, bensì un efficace strumento per il recupero di quel senso di equilibrio e di misura delle proporzioni caratteristico dell’arte classica.