Pollock e gli irascibili. La scuola di New York
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L’espressionismo astratto è un’arte libera dalle logiche stringenti del realismo. Libera, nel caso celebre del dripping, dalle regole pianificatrici della razionalità, perché frutto di casualità meccaniche. E libera anche dai criteri imposti, nel maggio newyorchese del 1950, dal Metropolitan Museum of Art: esclusi dal progetto di mostra sulla pittura americana contemporanea, diciotto “irascibili” artisti boicottarono l’esposizione, come già avevano boicottato, con i loro quadri aggrovigliati, inquieti, dominati dagli impulsi crudi del gesto e della materia, le istanze artistiche della vecchia Europa. La mostra e il catalogo a loro dedicati raccolgono 50 iconiche opere provenienti dal prestigioso Withney Museum di New York, da subito dimostratosi vicino al sentire cupo di quest'”arte evoluta”. Da Willem de Kooning a Mark Rothko, da Franz Kline a Barnett Newman, ma soprattutto Jackson Pollock, l’esponente più autorevole, tormentato, entrato nel mito nell’atto primitivo di spruzzare vernice su vaste tele orizzontali.
Accanto ai quadri, video, fotografie e documenti originali ricostruiscono l’atmosfera, potente e travagliata, dell’avanguardia americana.