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Ottocento. Da Canova al Quarto Stato

Il prezzo originale era: 30,00€.Il prezzo attuale è: 14,00€.

Catalogo mostra Scuderie del Quirinale, Roma 29 febbraio – 10 giugno 2008.

Il secolo in cui l’Italia conquistò la sua libertà e l’indipendenza nazionale, l’età cioè del Risorgimento, sembrò però segnare la perdita dell’antico primato, quando per secoli la civiltà e la cultura italiana avevano dominato il mondo. Se il melodramma, con Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Puccini, fu e rimarrà universale, nel campo artistico solo lo scultore Canova, all’inizio del secolo, e i pittori Boldini e Segantini, alla fine, hanno goduto di una vera fortuna internazionale.

Oltre 100 capolavori volti a dimostrare come una serie di pittori straordinari, tra Roma e Milano, Firenze e Napoli, abbiano lottato in contesti e situazioni storiche difficili, per realizzare opere che fossero all’altezza della migliore tradizione nazionale. Appiani, Palagi, Hayez e i rappresentanti della Scuola Romantica a Milano, i Macchiaioli come Fattori, Lega, Signorini a Firenze, i vedutisti della Scuola di Posillipo e Morelli a Napoli, hanno saputo interpretare il lento, spesso dorato, tramonto dell’ideale classico e delle regole ritenute immutabili dell’Accademia.
Gli strepitosi ritratti, come quello dell’eroica Principessa Belgiojoso, i sensuali nudi femminili dell’autore del Bacio, Francesco Hayez, le malinconiche scene familiari, come l’indimenticabile Canto di uno stornello di Silvestro Lega, le smaglianti tavolette (su cui svetta l’incanto dei Bagni della Rotonda Palmieri) e gli intensi ritratti di Giovanni Fattori, chiamati a raccolta dai maggiori musei e dalle collezioni private più esclusive, ci potranno restituire le passioni, tra speranze e delusioni, di un paese in lotta per la propria indipendenza e per la creazione di una società più giusta.
Dopo l’Unità d’Italia, le vicende della pittura, a cominciare dall’esperienza rivoluzionaria dei Macchiaioli che si esaurisce nel giro di dieci anni, vedono scavarsi un solco tra gli artisti ufficiali, graditi all’establishment, e quelli che, in perenne conflitto con la società, cercano di realizzare un nuovo modo di vedere ed interpretare la realtà. Segantini, Morbelli, Novellini, Previati, Pellizza da Volpedo, presenti con capolavori indimenticabili anche per il loro significato storico, come il celeberrimo Quarto Stato, testimoniano la grandezza e la modernità, assolutamente europee, di questa ultima grande stagione della pittura italiana dell’Ottocento.