Morandi. Quattro metri di infinito

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La figura e l’opera di Giorgio Morandi a cinquant’anni dalla scomparsa, il 18 giugno 1964 nella sua casa di via Fondazza. Qui ha lavorato tutta la vita e qui sono rimasti quei segni e quegli oggetti come simulacri di pensieri che si rincorrono nel ricostituire il tracciato esistenziale e poetico del grande artista.
Ecco i luoghi, i primi paesaggi osservati da un giovanissimo Morandi lungo le sponde del Savena poco oltre i confini di Bologna, quindi le domestiche inquadrature fissate dalla finestra, le possibilità di utilizzo della luce in stesure concepite come sequenze narrative. Poi la stanza dove viveva e lavorava, le strade percorse ogni giorno per raggiungere l’Accademia.