Descrizione
Perno attorno al quale ruota l’intera esposizione è il dipinto a olio «Jeune femme à la guimpe blanche» che ritrae Simone Thiroux, giovane donna medico che, nell’inverno del 1916, ebbe una fugace relazione con l’artista livornese da cui nacque un figlio, Gérald, mai riconosciuto dal padre. Di questo episodio della vita di Modì non si ha quasi traccia nella biografia ufficiale. Per Simone e Gérald non ci fu spazio nella complicata esistenza dell’artista che, in quegli anni, incontrò la donna più importante della sua vita, Jeanne Hebuterne, da cui avrà, nel 1918, la figlia Jeanne. Simone ebbe un’esistenza sfortunata: morirà giovanissima di tubercolosi nel 1921, l’anno seguente alla scomparsa del pittore, e il suo corpo sarà donato alla medicina per studi anatomici. La sorte non arrise nemmeno al piccolo Gérald, perché fu adottato da una coppia francese che poco dopo si separò. Sconvolto dal nuovo dolore, si ritirò in convento dove prese i voti e di lui non si seppe più nulla. Intorno al dipinto di Simone, la mostra milanese raccoglie disegni, schizzi e alcune sculture d’après di Modigliani ed è arricchita da ritratti e opere dei suoi amici italiani e francesi che offrono un quadro dell’ambiente umano e artistico in cui il pittore visse e operò. Completano il percorso espositivo lettere e fotografie di familiari e amici che documentano l’aspetto più intimo della vita di Modigliani.