Manzù / Marino. Gli ultimi moderni

28,00

Il ricco catalogo della mostra riunisce contributi di Barbara Cinelli, Marcella Cossu, Laura D’Angelo, Flavio Fergonzi, Giulia Manzù, Teresa Meucci, Stefano Roffi, Maria Teresa Tosi e affronta problemi nuovi secondo nuove prospettive di studio. All’approfondimento su questioni di contesto si aggiungono riflessioni sul genere del ritratto, sul significato della serialità in scultura, sulle fonti visive della scultura di Marino e di Manzù, sui modi in cui sono state fotografate le loro sculture e sulla ideologia scultorea che ne è sottesa.
Il percorso espositivo si apre con due opere emblematiche, il Grande ritratto di signora di Manzù e il Cavaliere di Marino – la prima del 1946, la seconda del 1945 – provenienti da prestigiose collezioni private: due sculture in grado di introdurre gli aspetti più importanti delle ricerche compiute dai due artisti, dal riferimento a Medardo Rosso per Manzù, alla questione della serialità posta dalle sculture di Marino. Seguono grandi bronzi, rilievi, dipinti e lavori grafici, in una successione che tiene conto dei temi maggiormente praticati da entrambi nei decenni presi in esame. Oltre al tema della danza che accomuna i due artisti, oltre ai celeberrimi Cardinali di Manzù e ai Giocolieri di Marino, una speciale attenzione viene dedicata ai ritratti; non soltanto per sottolineare l’interesse che entrambi nutrirono nei confronti di questo genere artistico, ma anche per fornire una chiave di lettura della loro personalità attraverso i nomi degli artisti, dei galleristi, dei collezionisti e delle personalità che ne sostennero e accompagnarono l’attività lungo gli anni cinquanta e sessanta, quali papa Giovanni XXIII, Igor Stravinskij, Marc Chagall, Jean Arp, Mies van der Rohe, John Huston, Kokoschka, il cardiochirurgo Barnard, oltre alle mogli, Inge Manzù e Marina Marini.

COD: Laura D'Angelo, Stefano Roffi, 2014, 198 p., cm. 23x28, brossura. Categoria: .
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