Lusso ed eleganza. La porcellana francese a Palazzo Pitti e la manifattura Ginori (1800-1830)
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Attraverso lo spoglio di documenti provenienti dagli archivi della Corte Lorenese, dal Museo di Doccia e dall’archivio Ginori Lisci, verrà Per festeggiare i 40 anni di apertura del Museo delle Porcellane la Soprintendenza Speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Firenze ha deciso di mettere in mostra la collezione museale delle raccolte di Palazzo Pitti, unita alla produzione della manifattura di Doccia, apprezzata e conosciuta per la lavorazione della porcellana dura, appartenenti al periodo tra il 1800 ed il 1830.
Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, nominata Granduchessa di Toscana, ebbe un particolare interesse nei confronti delle arti, ed il suo mecenatismo riguardò anche la produzione industriale e l’artigianato fiorentino; incentivò, infatti, la lavorazione della seta, della porcellana e degli arredi. In questo periodo storico la manifattura Ginori di Doccia emerge tra le tante, accogliendo innovazioni tecniche e stilistiche portate dalla Francia. Diversi artisti furono inviati a Firenze per copiare i più noti quadri delle Gallerie della città, tra questi vi erano Jean David, Joseph De Germain e Abraham Constantin.
L’esposizione, curata da Andreina D’Agliano, raccoglie circa 120 opere, provenienti da Palazzo Pitti, dal Museo Richard Ginori di Doccia, e da musei italiani e francesi che raccolgono questo tipo di manufatti, ed infine da collezioni private.
Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, nominata Granduchessa di Toscana, ebbe un particolare interesse nei confronti delle arti, ed il suo mecenatismo riguardò anche la produzione industriale e l’artigianato fiorentino; incentivò, infatti, la lavorazione della seta, della porcellana e degli arredi. In questo periodo storico la manifattura Ginori di Doccia emerge tra le tante, accogliendo innovazioni tecniche e stilistiche portate dalla Francia. Diversi artisti furono inviati a Firenze per copiare i più noti quadri delle Gallerie della città, tra questi vi erano Jean David, Joseph De Germain e Abraham Constantin.
L’esposizione, curata da Andreina D’Agliano, raccoglie circa 120 opere, provenienti da Palazzo Pitti, dal Museo Richard Ginori di Doccia, e da musei italiani e francesi che raccolgono questo tipo di manufatti, ed infine da collezioni private.