Lorenzo e Giovanna. Vita e arte nella Firenze del Quattrocento

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È celebre l’opera che compare sulla copertina: un ritratto di Domenico Ghirlandaio oggi a Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza, che «aveva un posto d’onore in una delle stanze particolari del consorte di Giovanna, Lorenzo Tornabuoni, la cui iniziale – un’elegante L stilizzata – compare nella trama di broccato d’oro dell’abito, all’altezza della spalla». Meno nota è la storia che si nasconde dietro a questo dipinto.
Lorenzo e Giovanna. Vita e arte nella Firenze dei Medici narra per la prima volta l’intera vicenda di due protagonisti del Rinascimento fiorentino: Lorenzo Tornabuoni (1468-1497), talentuoso cugino di Lorenzo il Magnifico, e la sua bellissima moglie, Giovanna degli Albizzi (1468-1488).
Attraverso opere d’arte, lettere, poesie e documenti di archivio l’autore ricostruisce la storia dei due giovani, dalle nozze, celebrate nel 1486 con uno sfarzo tale da essere ricordate per decenni, alla tragica sorte che il destino aveva in serbo per entrambi: un parto fatale per Giovanna, la decapitazione per Lorenzo. Il racconto è accompagnato da immagini di splendide opere legate alla vita di Lorenzo e Giovanna e alle loro famiglie: dipinti, affreschi, vetrate, cassoni nuziali, deschi da parto testimoniano come l’arte fosse nella società fiorentina quattrocentesca irrinunciabile riflesso del prestigio sociale e politico.