La forma del libro. Dal rotolo al codice (secoli III a.C.-XIX d.C.)

14,00

Dopo il successo di Animali fantastici, la Biblioteca Medicea Laurenziana inaugura “La forma del libro: dal rotolo al codice” (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 15 febbraio-31 luglio 2008), secondo evento dell’impegnativo progetto espositivo “La Biblioteca in mostra”, nell’ambito del quale sono esposte nelle sale laurenziane selezioni tematiche di manoscritti provenienti dai ricchissimi fondi della Biblioteca e in genere accessibili solo agli studiosi.

Il catalogo riflette la suddivisione dell’itinerario espositivo in due sezioni dedicate rispettivamente ai papiri e ai manoscritti. La prima si apre con il celebre ostracon di Saffo pubblicato da Medea Norsa (PSI XIII 1300), un frammento di coccio che ha preservato, vergate da uno scolaro del II secolo a.C., alcune strofe di un’ode dedicata forse ad Afrodite; seguono esemplari di tavolette cerate e lignee, tavolette di piombo, papiri carbonizzati, documenti papiracei (fra cui diverse lettere appartenenti al cospicuo archivio di Zenone, di età ellenistica) e ancora rotoli e codici in papiro e pergamena.

La sezione dedicata ai manoscritti – scelti in quanto rappresentativi di precise tipologie di confezione, scrittura, decorazione – si apre con rotoli e codici di diverso formato e provenienza, ciascuno dei quali rappresenta una tappa significativa nell’evoluzione del libro verso il suo aspetto “moderno”. Seguono manoscritti esemplificativi della produzione di famosi centri scrittori medievali e rinascimentali italiani ed europei, dallo scriptorium imperiale di Costantinopoli a quelli dei monasteri e delle botteghe, fino alla Firenze dell’Umanesimo; di particolare interesse un manoscritto autografo di Boccaccio, un capostipite dei famosi “Danti del Cento” e due Bibbie, una da mano (la cosiddetta “Bibbia di Marco Polo”) e una atlantica. Concludono la sezione un manoscritto persiano splendidamente miniato, un rotolo cinese e uno giapponese di contenuto erotico-grottesco, presenze inconsuete in una biblioteca italiana.

Il volume si apre con un importante saggio introduttivo in cui Guglielmo Cavallo traccia un’efficace sintesi della storia del libro manoscritto dal rotolo di papiro all’invenzione della stampa.

Franca Arduini è direttrice della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Guglielmo Cavallo è uno dei massimi studiosi di paleografia e storia della scrittura. Insegna Paleografia greca all’Università di Roma “La Sapienza”.