Il tempio dell’anima

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La scelta dei fogli di Windsor, con l’aggiunta di cinque fogli da altre raccolte, è motivata quindi da uno schema cronologico che permette di offrire un resoconto sintetico dei risultati conseguiti da Leonardo in quasi trent’anni di assidue ricerche nel campo dell’anatomia e della fisiologia. La scelta pone inoltre in evidenza quanto di quelle ricerche si debba attribuire all’influenza esercitata dalla tradizione dell’insegnamento dell’anatomia dal medioevo al tempo di Leonardo, particolarmente a Bologna e con protagonisti che vanno da Mondino a Zerbi e da Achillini a Berengario – un contesto storico e culturale di eccezionale importanza e complessità, che è magistralmente presentato nel saggio introduttivo di Paola Salvi. […] È pure la prima volta che questi studi scientifici vengono considerati, in sede di catalogo, con particolare attenzione al rapporto che hanno con le teorie artistiche di Leonardo, soprattutto per quanto riguarda i principii di disegno applicati allo studio dell’anatomia. Per questo il catalogo è inteso non solo come aggiornato strumento di consultazione, ma anche come guida destinata a un pubblico sempre più vasto, in particolare alle nuove generazioni di studenti ai quali è ora offerta l’occasione, più unica che rara, di accostarsi a opere scientifiche che sono anche opere d’arte.
“…il Vinci – studiando da anatomico il corpo umano – giunge nei suoi disegni alla luce del più alto Stile. Si comprende – dinanzi a queste pagine – come in verità non vi sia nel mondo se non un tempio: quello ove abita la nostra anima.” Gabriele d’Annunzio