Giovanni Fattori. Tra epopea e vero

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Nel centenario della scomparsa, Livorno rende omaggio a Giovanni Fattori (Livorno, 1825 – Firenze, 1908), uno dei più grandi artisti dell’Ottocento non solo italiano ma anche europeo, con una grande mostra antologica curata da Andrea Baboni, massimo conoscitore dell’artista.
L’esposizione, che si configura come la monografica più completa e organica degli ultimi decenni, vede riuniti circa duecentocinquanta opere tra dipinti, disegni e acqueforti provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, attraverso le quali viene ripercorsa l’intera produzione artistica del maestro della macchia: dagli inizi accademici ai primi studi militari, dalle più vaste tele di battaglia, alle sintetiche, liriche tavolette degli anni 1865-1875, ai mirabili ritratti, ai grandi quadri di butteri, sino a toccare tutti gli aspetti del vero, dal paesaggio alla figura. Figurano in mostra anche le opere che aprono al nuovo secolo, ovvero dipinti dalle cadenze vagamente espressioniste, dove figure come isolate in uno spazio senza tempo, rimandano al dramma esistenziale dell’uomo del Novecento.
La grandezza del pittore emerge anche dal confronto fra le svariate tecniche di cui si è servito: mirabile la sua efficacia nel robusto disegno, mentre più intime ed essenziali le acqueforti, nel cui formato l’artista riprende e reinventa, con energia costruttiva sempre nuova, i temi a lui cari.
Accompagna la mostra questo ricco e completo catalogo, con testi del curatore, schede critiche di ogni opera, e apparati bio-bibliografici.