Gianlorenzo Bernini e Clemente IX Rospigliosi. Arte e architettura a Roma e in Toscana nel Seicento
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Nel quadro storiografico sulla committenza artistica e architettonica dei grandi papi del Seicento si è troppo a lungo trascurato il ruolo dell’intellettuale Clemente IX (Giulio Rospigliosi 1667-1669), vuoi per la brevità di quel pontificato, vuoi per le incerte prospettive di rappresentatività concesse alla sua famiglia. Eppure, nella brevità di poco più di due anni di regno e grazie alla esclusiva e sapientissima regia artistica del vecchio grande amico Gianlorenzo Bernini, si assistette a un insospettato avvio di opere architettoniche di notevole qualità e monumentalità, molte delle quali purtroppo rimaste solo sulla carta. Partendo dalla conclusione dei cantieri chigiani, “il mite papa dramaturgo” , scandì nel tempo del suo breve regno, come in una rappresentazione teatrale, attraverso un oculato programma di nuovi interventi, anche e soprattutto architettonici, improntati sui temi della clemenza e di una autentica pietas religiosa.
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