Firenze. Acquerelli di un viaggio

16,00

«Se dovessi analizzare il mio stile, direi che si avvicina in qualche modo al realismo contemporaneo. Preferisco dipinti dove la buona composizione si rivela all’improvviso, inaspettata, e che riescono a trasmettere un disegno ben costruito: non una copia fotografica, ma un prodotto dell’immaginazione e della conoscenza.
Sono in grado di apprezzare un bel quadro astratto, ma questo tipo di composizione mi lascia sempre un po’ insoddisfatto: il disegno è una disciplina, e la sua assenza limita il mio desiderio di dipingere o anche solo di guardare. Mi sforzo di ottenere un senso di forza e di leggerezza insieme, di energia e di scioltezza, un’ideale di “sprezzatura” e di poesia.» (Douglas Lew)

«Firenze ha affascinato per secoli i viaggiatori, e tra questi molti scrittori, artisti e musicisti. “Firenze è come un albero fiorito”, canta Rinuccio nel Gianni Schicchi…
Doug non si limita a catturare degli scorci di Firenze: ne penetra l’ordito più profondo. Capisce che Firenze non è soltanto nei suoi famosi monumenti, ma anche nei suoi mercati e nei ristoranti, nelle soglie delle case e nelle grate alle finestre, persino nei panni stesi ad asciugare all’aperto. Firenze vista attraverso gli occhi di Doug è fatta anche dei turisti che invadono le sue strade alla ricerca di arte, di storia e di gelato.
Da questi acquerelli traspaiono un occhio esperto, creatività, maestria. Chi è di ritorno a Firenze vi troverà il piacere di dettagli che spingono a riesaminare cose familiari. Chi la visita per la prima volta, invece, apprezzerà questo libro perché riesce a cogliere con un punto di vista personale un luogo che ammalia quasi tutti i suoi visitatori. È come un mosaico di una città che in tanti, un secolo dopo l’altro, hanno amato.»