Enrico Baj. Dame e generali 1960-1975
24,50€
Il volume raccoglie un’ampia selezione di immagini e di testi critici riguardanti la serie di opere intitolata Dame e Generali, certamente le più note dell’artista, realizzate negli anni Sessanta e riprese poi, particolarmente le Dame, a metà dei Settanta.
Partendo da uno dei più significativi libri d’artista di Baj Dames et Généraux del 1964 in cui le acqueforti dell’artista accompagnano le poesie del poeta surrealista francese Benjamin Péret, il libro si avvale anche di un importante saggio introduttivo di André Breton e di una pagina grafica concettualmente composta da Marcel Duchamp, pagina che funziona da faux-titre o avantitolo.
Il presupposto surrealista della mutabilità è per Baj la capacità di qualsiasi cosa di trasformarsi in qualsiasi altra attraverso la lettura ironica della realtà. Il Generale nasce nel 1960 da una delle Montagne che attraverso un processo di personificazione prende aspetto umano: la sagoma informe dunque assume dei connotati ben precisi, quelli della volgarità e della brutalità del potere.
Evidente nei Generali è la lezione espressionista, che sempre accompagna le opere incentrate su temi di impegno civile. La denuncia è esplicita e forte, ma non greve: l’ironia che traspare dalla scelta dei materiali usati per il collage rende questi personaggi risibili oltre che temibili, goffi oltre che minacciosi.
Loro naturali compagne, le Dame, esibiscono con garbo tutto femminile i loro orpelli, nel vano tentativo di mascherare il vuoto dell’apparire, così come vuoti sono i loro nomi e i titoli altisonanti.
Le femmine ornatissime e onoratissime che prendono vita da assemblaggi di passamanerie varie, sono i ritratti aristocratici di signore i cui aulici nomi e patronimici Baj ritrova nella storia, nei ricordi, sul Grand Larousse Illustré o in altre enciclopedie. Come osserva Roberto Sanesi, queste Dame non sono affatto caritatevoli o animate da buoni sentimenti e la loro raffinatezza, in accordo stilistico con la loro natura, è un po’ carica, ma non eccessiva ed è toccata da una punta di funebre consapevolezza e fatalismo. Baj ricompone a suo modo il binomio maschio-femmina: le Dame portano i loro nomi importanti, come i Generali ostentano le medaglie al valore. I loro volti sono le due facce del potere economico e militare, le due facce delle gerarchie che ordinano la società.