Destrieri e pennelli. Il cavallo nell’arte

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Nella storia ultramillenaria del rapporto fra uomo e animale, Il cavallo riveste senz’altro un ruolo primario; il suo utilizzo, spesso legato alla battaglia, ha da sempre generato grandi suggestioni negli artisti di ogni tempo. Luciana Bassi prova a tracciare un percorso che leghi il cavallo alla sua rappresentazione figurativa. L’autrice parte da lontano, dalla prima incisione rupestre del Negev; si passa per il mito classico di Pegaso, il cavallo alato dell’età proto-corinzia e greca, fino alla Fiala di Kiev del IV° secolo avanti Cristo; con un notevole balzo temporale si corre fino al Rinascimento, con i grandi capolavori di Caravaggio, Leonardo, Piero della Francesca, Pisanello. In questa seconda parte la potenza e la suggestione del cavallo balzano prepotentemente in primo piano, e si evidenzia una volta di più l’amore che l’autrice nutre nei confronti del mondo equestre. L’opera procede a singole schede, finemente illustrate, in modo che il lettore possa procedere in totale libertà; questa scelta editoriale conferisce alla storia la consistenza di una enorme scacchiera su cui il tempo, gli uomini e i cavalli giocano una straordinaria, complicatissima e spesso inafferrabile partita a scacchi.