Carlo Portelli. Pittore eccentrico tra Rosso Fiorentino e Vasari

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La Galleria dell’Accademia ospita una mostra dedicata a Carlo Portelli del quale annovera una monumentale pala con l’Immacolata Concezione (tavola, cm 415 x 246,2), datata 1566. Intorno a questa tavola visionaria e neo rossesca che scandalizzò Raffaello Borghini (1584) per l’esibizione sfacciata e irriverente delle nudità di Eva in primo piano, la mostra raccoglie tutti i dipinti che si possono ascrivere attendibilmente al Portelli e, con nuove ricerche, chiarire il suo ruolo nella pittura fiorentina dell’età vasariana.
Manierista allievo di Ridolfo del Ghirlandaio e attivo a Firenze dalla fine del terzo decennio del ‘500, fino alle nozze di Francesco I dei Medici con Giovanna d’Austria, in occasione delle quali partecipa alla realizzazione degli apparati. Nel 1539 è, assieme al Salviati, attivo negli apparati delle nozze del Granduca Cosimo I dei Medici con Eleonora di Toledo. Giorgio Vasari lo ricorda attivo in molte chiese di Firenze. Muore in questa città toscana nel 1574.