Arturo Martini

Cento opere raccontano il percorso artistico di un protagonista assoluto della scultura del XX secolo.

Pubblicata a sessant’anni dalla morte di Arturo Martini, uno dei più grandi artisti italiani del secolo scorso, avvenuta a Milano nel 1947, e a vent’anni dall’ultima mostra a lui dedicata in uno spazio pubblico milanese, la monografia – che accompagna la grande mostra che dopo la tappa milanese approderà a Roma – offre una panoramica completa dell’arco creativo dell’artista trevigiano.

Il criterio di selezione delle opere ha privilegiato, in alcuni casi, la possibilità di evidenziare l’evoluzione, formale e iconografica, di soggetti ricorrenti, declinati in opere prodotte in epoche diverse: straordinari, per esempio, i lavori dedicati a Le stelle o a La sete. Non potevano tuttavia mancare lavori straordinari quali Fanciulla piena d’amore (1913), Gli amanti (1920), Il buon pastore (1925), Il figliuol prodigo (1927), La Pisana (1928), Solitudine (1932), la serie dei bronzi del cosiddetto “Ciclo di Blevio”, Morte di Saffo (1940), Donna che nuota sott’acqua (1941), Nuotatrice che esce dall’acqua (1943 ca), in un percorso ricco e affascinante che ricostruirà attraverso una scelta di capolavori l’itinerario  sorprendente ed eccezionale di un genio della scultura.

Accanto all’ampia selezione di sculture, il volume propone un itinerario cittadino alla scoperta delle opere realizzate dall’artista a Milano in luoghi come l’Ospedale Maggiore Ca’ Granda con il Gruppo degli Sforza, il Cimitero Monumentale con il Sogno, il Palazzo di Giustizia con l’immenso altorilievo La Giustizia corporativa, l’Università Bocconi, la Caserma dell’Aeronautica, l’Arengario in Piazza Duomo con i grandi altorilievi in marmo di Carrara che riproducono episodi della storia della città.

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