Alighiero Boetti

65,00

Il volume “Alighiero Boetti”, pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE con marchio Federico Motta Editore, accompagna la mostra monografica parigina “Alighiero et Boetti (1940 -1994) alla Galleria d’arte moderna e contemporanea Tornabuoni (16, avenue Matignon – Parigi), diretta da Michele e Ursula Casamonti, dal 18 marzo al 5 giugno 2010.
Il catalogo è suddiviso in due parti: la prima è costituita da un saggio critico di Annamarie Sauzeau, curatrice della mostra; mentre la seconda raccoglie le opere in mostra, suddivise per temi.
“Boetti” scrive Annemarie Sauzeau nel testo critico “ha reinventato la figura dell’artista, incarnando una nuova soggettività, appassionata e scabrosa, più dionisiaca che apolloniana, concentrata su un interrogativo epistemologico riguardante un Io i cui confini di identità ed operazionalità erano diventati aleatori nel contesto culturale globale: egli accettò deliberatamente questo Io in quanto tale. Il suo proposito non fu di stabilire un’identità, anche se nuova, ma piuttosto di perderla – Perte d’identité (Perdita d’identità) è stato uno dei suoi quadrati magici.
Precisiamo che identità qui va intesa come insieme della sua parte individuale (psicologica) e collettiva (appartenenza etnica, religiosa, “tribale”): per Alighiero Boetti si trattava di accettare di dover perdere tutta la propria identità, per dilatazione ed espansione, per raggiungere un concetto completamente diverso. L’impresa era molto rischiosa, ma tale drammatico rischio, egli decise di correrlo già dal 1969 facendo pubblicare nel catalogo di Germano Celant “Arte Povera”, la seguente lapidaria dichiarazione: “Le condizioni per una vita di passioni esistevano, ma ho dovuto distruggerle per poterle recuperare” “.
Annemarie Sauzeau, critica d’arte, giornalista, e saggista, è stata la prima moglie di Alighiero Boetti. Attualmente vive in Francia.